Viviamo in un mondo iperconnesso: con lo smartphone possiamo fare cose per cui fino a qualche anno fa erano necessari diversi strumenti, dalla fotocamera al navigatore, oggi è tutto (o quasi) sul nostro telefono.
Anche nel mondo del food, ormai, le grandi aziende hanno iniziato a produrre forni a microonde e frigoriferi smart con tanto di display in grado addirittura di trasmettere la televisione da un’altra stanza, ovviamente anch’essa connessa ad internet.
Ma ti sei mai chiesto com’era la vita prima dell’invenzione del frigorifero? Secondo te oggi è possibile non averlo in casa?
La risposta è sì: è possibile vivere senza frigorifero, ed ora ti dimostriamo come.
#trustmetasteit
La nascita del frigorifero
Il primo frigorifero nacque in America nella prima metà dell’800 grazie a Jacob Perkins, che inventò il primo frigorifero domestico con sistema di compressione. La prima cella frigorifera invece nacque nel 1876 e venne installata su un piroscafo, che trasportò un carico di carne dall’Argentina alla Francia. Per il consumo casalingo, l’anno di riferimento è invece il 1913, quando il frigorifero venne messo in commercio e iniziò ad entrare nelle case di tutto il mondo, superando così le tecniche tradizionali di conservazione come l’essiccazione, la conservazione sottòlio, sottaceto o sottosale.
L’utilizzo del frigorifero, però, comporta un elevato consumo di energia: dai 300 ai 600 kw annui per ogni singolo elettrodomestico, con un conseguente inquinamento elettromagnetico degli alimenti.
Da quando lo abbiamo in casa, siamo abituati a riempirlo e a mantenere i cibi in frigorifero anche oltre la scadenza, per poi doverli necessariamente buttare. Abbiamo già affrontato il tema dello spreco di cibo sostenendo ed invitando i nostri lettori ad adottare nella propria quotidianità i princìpi della Cucina Circolare.
Inoltre i cibi, se ben conservati fuori dal frigorifero, mantengono quel gusto e quella naturalezza che invece tendono a perdere con il freddo. Basta pensare alla frutta e alle verdure, che in natura di certo non sopravvivono al freddo.
Save The Food From The Fridge
Nel 2009, la designer coreana Jihyun Ryou ha lanciato la campagna Save The Food From The Fridge, presentato anche al TedX di Eutropolis, con lo scopo di tramandare la conoscenza orale che è stata accumulata negli anni in merito alla conservazione del cibo al di fuori del frigorifero e che è facilmente applicabile alla vita di tutti i giorni.
La dichiarazione di intenti della Ryou è la seguente: “Osservando il cibo, quindi cambiando il concetto di conservazione degli alimenti, siamo riusciti a trovare la risposta alle situazioni attuali, come l’uso eccessivo di energia e lo spreco di cibo. Il mio disegno è uno strumento per attuare tale conoscenza in modo tangibile e lentamente cambiare la società. Credo che una volta che le persone si dotano di uno strumento che innesca le loro menti e richiede uno sforzo mentale per usarlo, le vecchie tradizioni con nuovi rituali possono essere introdotti nella nostra cultura.”
Attraverso oggetti della vita quotidiana, infatti, il design è in grado di tramandare la conoscenza orale in utilizzo pratico. Così facendo, gli oggetti di design ideati dalla Ryou hanno la possibilità di trasformare la conoscenza invisibile in esperienza quotidiana in cinque diverse casistiche di conservazione:
Patate e mele. Le mele emettono una quantità elevata di gas etilene, questo accelera il processo di maturazione di frutta e verdura tenuti insieme con le mele. Se conservate insieme alle patate, le mele impediscono loro di germogliare.

Respirazione delle uova. Le uova hanno milioni di buchi nel proprio guscio, grazie a questi sono in grado di assorbire facilmente l’odore e le sostanze intorno a sé. Se conservate in frigo, le uova possono generare un cattivo gusto se tenute in frigo con altri ingredienti alimentari. Il ripiano realizzato dalla designer coreana permette alle uova di essere conservati fuori dal frigo. Inoltre, questo ripiano permette di testare la freschezza delle uova nell’acqua: più queste sono fresche, più affondano.

Umidità di frutta e verdura. Biologicamente, zucchine, melanzane, cetrioli e tanti altri prodotti sono frutti, anche se tendiamo a considerarli come verdure. Lo scaffale realizzato dall’ideatrice del progetto Save The Food From The Fridge, permette a questi prodotti di poter essere conservati fuori dal frigo, anche innaffiandoli ogni giorno infatti rimarranno freschi.

Secchezza delle spezie. Il riso assorbe senza molti problemi l’umidità. Il contenitore delle spezie con all’interno proprio il riso aiuterà le spezie a rimanere asciutte evitando il formarsi di grumi.

Verticalità della verdura di radice. Mantenendo le radici in posizione verticali, gli organismi risparmiano energia e rimangono freschi più a lungo. Con questo scaffale, utilizzando la sabbia, le verdure di radice risparmiano energia e rimangono freschi più a lungo. Allo stesso modo, la sabbia consente a di mantenere un’umidità adeguata.

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Social Media Manager, laureato in Economia. Appassionato di Food e delle diverse specialità locali.
Credo fermamente in questa frase: “Il mondo cambia con il tuo esempio, non con la tua opinione.”