Sfatiamo un mito: il limone nelle cozze non è sufficiente, anzi, è del tutto inutile per disinfettare i frutti di mare come Telline, Vongole e Cozze, queste ultime considerate da molti come “le spugne del mare”.

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La credenza

Il fatto che il limone nelle cozze sia disinfettante è una “credenza falsa e pericolosa”, secondo il nutrizionista Marcello Ticca.

Il succo di limone infatti non possiede alcuna proprietà disinfettante o antimicrobica, per questo non è in grado di sterilizzare prodotti come le cozze e le vongole che, filtrando diversi litri di acqua marina, sono vere e proprie spugne piene di virus e batteri e possono facilmente causare intossicazioni ed infezioni.

La causa di questo elevato rischio di sostanze nocive è facilmente individuabile: questi molluschi si nutrono dei micro-organismi presenti in mare e non necessitano di mangimi. Per questo motivo, la loro ricerca di cibo è un continuo filtrare elevati volumi di acqua, che li porta inevitabilmente a mantenere al proprio interno quantità non indifferenti di sostanze tossiche e inquinanti già presenti nell’acqua e dannose per gli esseri umani.

Come mangiare le Cozze

A questo punto, le strade da scegliere per degustare un buon piatto di cozze sono due:

  • La cottura
  • La scelta di prodotti di qualità, a prescindere dalla cottura.

Nel primo caso, la cottura dei molluschi elimina ogni rischio di infezione e non va a contaminare le caratteristiche organolettiche del prodotto. Per cuocerli, è necessario farli bollire per almeno 15 minuti o cuocerli in padella in uno strato uniforme.

Ricorda però che la cottura non elimina il rischio chimico e il rischio bio-tossicologico derivante dai metalli pesanti e dalle tossine.

Per quanto riguarda il secondo punto, invece, è importante scegliere accuratamente la zona di provenienza e soprattutto un rivenditore fidato, già sottoposto a ispezioni e controlli da parte delle autorità sanitarie.

Prima di acquistare le Cozze, leggi attentamente l’etichetta in cui è indicata la provenienza del prodotto: alcune acque in cui queste vengono pescate sono più pulite e gli standard biologici sono più elevati rispetto ad acque meno sicure, assicurati quindi che le acque in cui siano cresciute le cozze sono di tipo A. In caso di acque catalogate come tipo B o C, le Cozze dovranno essere sottoposte ad un trattamento di depurazione in acque pulite, necessario per eliminare eventuali agenti patogeni e successivamente tenuti per un tempo idoneo in aree di stabulazione, aree confinate costruite o ricavate in maniera artificiale.

Dopo aver tenuto conto della provenienza, è importante selezionare prodotti confezionati in retine integre e sigillate e scartare, durante la preparazione o durante il pasto, le Cozze con il guscio chiuso o rotto.

Il pesce crudo è inoltre fortemente sconsigliato a donne in gravidanza, bambini, anziani ed immunodepressi, dato che il rischio di intossicazione svanisce solamente con la cottura.

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